«Siamo stati contenti di aver ospitato l’Osservatorio sulla legalità nel ricordo del giudice Paolo Borsellino perché Trinitapoli in questa fase ha bisogno di sentire la vicinanza delle istituzioni. E per questo ringrazio il prefetto Maurizio Valiante per la disponibilità». Il sindaco uscente Francesco di Feo commenta così l’incontro (organizzato mercoledì scorso dalla Prefettura Bat e dal Comune di Trinitapoli) nel corso del quale il neo commissario prefettizio Angelo Caccavone ha firmato il “patto per la sicurezza urbana” coi rappresentanti di scuole, parrocchie, associazioni e Forze dell’Ordine.

IL DOCUMENTO | «Un momento di riflessione importante, alla luce di recenti episodi di cronaca nera che hanno scosso la comunità – osserva di Feo – che l’amministrazione uscente aveva organizzato di concerto col prefetto Valiante». Le dimissioni di di Feo, infatti, erano state protocollate il 30 giugno per poter partecipare alle elezioni regionali che lo vedranno impegnato nelle file di Fratelli d’Italia. Mentre l’Osservatorio era stato fissato per il 22 luglio, 2 giorni dopo che era scattata l’irrevocabilità della scelta di di Feo, e quindi era per prassi giunto il commissario prefettizio per la reggenza.

AZIONI CONCRETE | L’amministrazione di Feo, dal 2011, si è contraddistinta per l’azione di contrasto alla criminalità, nel segno della legalità: «Oltre 300mila euro per la videosorveglianza, nuove assunzioni di vigili urbani e dotazioni, un vero e proprio Palazzo della legalità ricavato dall’ex tribunale, dialogo costante con la Prefettura e le associazioni antiracket, protocolli di sorveglianza delle Guardie campestri, tavole rotonde al Ministero per difendere la gente perbene», ricorda il candidato sindaco di Rinascita Trinitapolese 3.0, Emanuele Losapio, che di di Feo intende prendere il testimone. E ancora, «rotazione degli incarichi professionali, rinuncia a rimborsi per le missioni, ad auto e telefoni comunali: tutti segnali di cambiamento col passato che danno la cifra del tentativo di affermare la legalità».

CRIMINALITÀ E LEGALITÀ | Ma un’amministrazione può poco se «i tagli del Governo portano alla chiusura della Caserma dei Carabinieri alle 20, per mancanza di uomini e risorse». Né le faide di mafia che da decenni insanguinano il territorio per il controllo dei traffici di droga possono essere fermate da un sindaco: «Dobbiamo distinguere criminalità organizzata da legalità – chiarisce di Feo – : su una devono agire le Forze dell’Ordine e la magistratura. Sulla seconda, tutti dobbiamo fare la nostra parte, dando una sede alle associazioni invece del solito contributo, promuovendo un riscatto morale della comunità, dando un sogno ed una prospettiva di sviluppo e lavoro».

CAMPAGNA ELETTORALE | La campagna elettorale frattanto è partita e c’è chi sui fatti di sangue intende confondere le idee con improbabili teoremi: «Fa schifo – replica Losapio – che su questi temi si provi a strumentalizzare invece di restare uniti e fare proposte. Capiamo pure che senza questi stratagemmi, alcuni personaggi non avrebbero argomenti da campagna elettorale. Ma così si confermano nemici della città».