L’amministrazione comunale di Trinitapoli ha celebrato questa mattina l’anniversario della strage di Nassiriya: la deposizione di una corona di fiori presso il monumento a Salvo D’Acquisto, nell’omonima piazza davanti all’ex Palazzo di Giustizia (oggi Comando di Polizia locale).
Ancora un evento in forma ridotta, come previsto dai protocolli anti-Covid, che ha visto la partecipazione del sindaco Emanuele Losapio; del presidente del Consiglio comunale, Antonietta de Lillo; di una delegazione di Giunta e Consiglio comunale; della comandante di Pl, Giuliana Veneziano e dei rappresentanti locali dell’Arma dei Carabinieri e dell’Associazione Carabinieri.
Fu la Benemerita, infatti, a pagare il tributo di sangue più alto, nell’esplosione di una palazzina nella cittadina irachena, la mattina di quel 12 novembre 2003. L’attentato provocò 28 morti, di cui 19 italiani: i Carabinieri Massimiliano Bruno, Giovanni Cavallaro, Giuseppe Coletta, Andrea Filippa, Enzo Fregosi, Daniele Ghione, Horacio Majorana, Ivan Ghitti, Domenico Intravaia, Filippo Merlino, Alfio Ragazzi, Alfonso Trincone. Inoltre, i militari dell’Esercito Massimo Ficuciello, Silvio Olla, Alessandro Carrisi, Emanuele Ferraro, Pietro Petrucci. E ancora, i civili Marco Beci e Stefano Rolla.
Un altro atto sanguinoso a Nassiriya avvolse di tricolore le bare dei caduti dell’operazione “Antica Babilonia”, l’impresa militare per la liberazione dell’Iraq dalla dittatura di Saddam Hussein: il 27 aprile 2006, un ulteriore attentato costò la vita a 5 italiani, tra cui il maresciallo aiutante Carlo de Trizio di Bisceglie.