Le sigle sindacali Smi, Snami e Simet, che rappresentano in Puglia circa il 45% dei medici di medicina generale, hanno disertato l’incontro di oggi con la Regione Puglia per la firma del “protocollo tamponi”.

La riunione è stata organizzata per siglare l’intesa che permetterà, anche in Puglia, ai medici di base di effettuare i tamponi molecolari Covid nei loro studi o in strutture messe a disposizione dalle Asl ai pazienti positivi ma asintomatici trascorsi 10 giorni di isolamento. La bozza dell’accordo regionale, però, prevede anche che i medici di famiglia facciano attività di contact tracing per aiutare i dipartimenti di Prevenzione in difficoltà.

I tre sindacati hanno inviato questa mattina una comunicazione al presidente Michele Emiliano e all’assessore Pierluigi Lopalco annunciando la loro assenza e spiegando i motivi del loro “no”. In particolare, Smi, Snami e Simet denunciano la mancata, insufficiente e limitata attivazione delle Unità speciali di continuità assistenziale (Usca) e ritengono che l’obbligatorietà dell’esecuzione dei tamponi sia contro legge e mini la sicurezza.