«La donazione degli organi e dei tessuti nella Asl Bt è una bella realtà che cresce sempre di più grazie a una organizzazione sempre più attenta su tutto il territorio»: così Alessandro Delle Donne, Direttore Generale della Asl Bt, riassume il 2020 delle donazioni. Nel corso di quest’anno, anche su questo tema fortemente segnato dal coronavirus e dalle conseguenze della pandemia, sono state eseguite 9 osservazioni di morte (7 ad Andria, 1 a Barletta e 1 a Bisceglie) e 5 donazioni multiorgano. A fronte di una media nazionale di opposizioni alle donazioni del 30 per cento circa, e di una media regionale di circa il 50 per cento, all’ospedale Bonomo di Andria è stato registrato un indice di opposizione del 14,28 per cento, il più basso della Regione Puglia e tra i più bassi d’Italia per il secondo anno consecutivo. «Quest’anno per la prima volta è stata eseguita una donazione multiorgano all’ospedale Vittorio Emanuele II di Bisceglie – continua Delle Donne – segno questo tangibile di come una corretta organizzazione dei servizi può fare la differenza e portare innovazione».

Nel corso del 2020 si sono registrati numeri importanti anche sulla donazione delle cornee: dall’inizio dell’anno ad oggi sono state prelevate 112 cornee (98 ad Andria, 8 a Barletta, 4 a Bisceglie e 4 presso l’hospice di Minervino). Questi numeri portano la Bat fra le più operative della regione Puglia in tema di donazioni e potrebbero aprire la strada per la nascita di una banca degli occhi in Puglia. «Nel corso degli ultimi mesi – aggiunge il direttore generale – abbiamo anche sottoscritto due importanti protocolli di intesa con gli hospice di Minervino e di Bisceglie per avviare il prelievo di cornee e su questo siamo già operativi».
«I numeri registrati sul tema della donazione nel corso del 2020 sono il segno tangibile di una cultura della donazione sempre più ampia e radicata in una terra che sa essere molto generosa – dice Alessandro Delle Donne – e per questo il mio pensiero va innanzitutto a tutti coloro che hanno donato e alle loro famiglie capaci di amore nei confronti della vita che continua. Ma questi importanti risultati sono sicuramente anche il segno di un lavoro portato avanti con passione e dedizione da tanti operatori sanitari. Al dirigente responsabile del servizio Giuseppe Vitobello, al coordinatore infermieristico Federico Ruta e alle loro equipe ma anche alle equipe delle Anestesia e a tutti gli altri operatori direttamente e indirettamente coinvolti nella donazione degli organi e dei tessuti va il nostro ringraziamento e quello di tutti coloro che oggi possono continuare a vivere grazia a un “si”. Con l’augurio che l’amore per la vita possa continuare a crescere e possa diventare patrimonio comune».