Sono stati liberati questa mattina 5 alloggi popolari occupati abusivamente al quartiere Unrra Casas, a Trinitapoli, nel corso di un’operazione coordinata dalla Prefettura in sinergia con Comune di Trinitapoli e Forze dell’Ordine, che ha visto impegnati Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco e Polizia Locale, unitamente a personale dei servizi sociali e mezzi di soccorso del 118.
Finalmente gli immobili liberati potranno essere riassegnati ai legittimi aventi diritto, secondo le imminenti graduatorie che saranno predisposte dai competenti Uffici comunali. Gli occupanti abusivi, infatti, comunque in possesso di altro alloggio, non avevano diritto ad alcun supporto di edilizia sociale.
«Ringrazio il prefetto Maurizio Valiante, il questore Paolo Sirna ed i vertici delle Forze dell’Ordine che, nelle settimane procedenti allo sgombero di questa mattina, hanno creato le condizioni per liberare gli immobili in un clima collaborativo – osserva il sindaco Emanuele Losapio – . Quella dell’emergenza abitativa è una sfida che stiamo affrontando con concretezza e rispetto della legalità. Per questo l’operazione di Via Casaltrinità oggi ha una duplice valenza per quel quartiere e per tutta la città: combatte e sconfigge l’abusivismo e ristabilisce il diritto alla casa di chi ne ha realmente bisogno».
Ancora una volta netta e concreta la risposta dello Stato e delle Istituzioni sul delicato tema delle occupazioni abusive che rappresentano un fenomeno “eversivo” da affrontare e gestire con assoluta determinazione e risolutezza per ripristinare sul territorio sicurezza, legalità e rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini.
Le occupazioni abusive, infatti, non ledono soltanto il diritto dei legittimi proprietari, ma determinano, soprattutto quando tendono a consolidarsi nel tempo, una vera e propria turbativa dell’ordine pubblico, inteso come pacifica ed ordinata convivenza dei consociati nel rispetto delle regole, dei diritti e delle legittime aspettative di quanti aspirano ad avere il proprio alloggio.
Proprio per questo, diventa necessario ripristinare tempestivamente le regole e la legalità, in primo luogo nell’interesse della collettività che, di fronte a situazioni intollerabili di sopruso ed illegalità, soprattutto se ad opera, come nel caso di Trinitapoli, di noti pluripregiudicati che proditoriamente occupavano beni che appartengono al patrimonio pubblico comune, avverte tangibilmente il sapore amaro della sopraffazione e della violazione dei propri diritti.
Le azioni di contrasto a tali fenomeni, come quella posta in essere stamane a Trinitapoli, infondono nella collettività quel senso di fiducia nelle Istituzioni, che devono essere sempre sentite vicine dai cittadini, i quali a loro volta sono chiamati a fornire la loro attiva collaborazione, segnalando e denunciando situazioni illecite o condotte prevaricanti.