La curva dei contagi è in costante risalita, confermando che anche la Puglia si trova nel bel mezzo di una nuova ondata pandemica. E ad essere travolte, numeri alla mano, sono soprattutto le scuole. È così ad esempio nella provincia di Bari, dove resta molto elevata la circolazione del virus tra alunni e personale scolastico. A fare un quadro preciso della situazione attuale sono i dati emersi dal monitoraggio del team Covid-scuole dell’Epidemic Intelligence Center della Asl di Bari: tra il 13 dicembre e il 19 dicembre, sono stati intercettati in totale 204 casi positivi negli istituti del Barese, una sessantina in più rispetto alla settimana precedente. Di questi, 182 sono studenti e 22 operatori scolastici. Il numero più elevato di contagi si registra ancora una volta nelle scuole primarie della provincia di Bari, dove si contano 79 casi, per lo più alunni, confermando che il virus sta colpendo prevalentemente la popolazione in età pediatrica. I bambini dai 5 agli 11 anni, che hanno avuto accesso alla campagna vaccinale solo a partire dal 16 dicembre scorso. Non va troppo meglio neanche nella Bat, dove nella settimana 13-19 dicembre, sono stati segnalati 43 contagi nelle scuole della provincia. Anche in questo caso, l’incremento più significativo si evidenzia nelle primaria (con 28 casi), mentre sono 20 le classi al momento in quarantena. Allarmanti anche le cifre che si riferiscono alla situazione regionale: un importante incremento dei contagi si segnala proprio nella fascia d’età 6-10 anni, con un valore di circa 2,5 volte più alto rispetto al resto della popolazione. Solo nell’ultima settimana, in Puglia sono stati accertati 721 nuovi casi tra i piccoli di età compresa tra i 3 e i 10 anni, oltre il 20% di quelli rilevati complessivamente. Un quadro preoccupante, che ha spinto il presidente Michele Emiliano a correre ai ripari. Il Governatore pugliese ha scritto al direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Giuseppe Silipo, chiedendo esplicitamente di adoperarsi per evitare situazioni di possibili assembramenti nelle scuole, come nel caso di recite e festeggiamenti natalizi. «Un piccolo sacrificio – ha sottolineato Emiliano – che però può contribuire a preservare la serenità per le festività dei prossimi giorni».