631 interventi di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, 31 sequestri di armi e poi un incessante impegno di repressione delle attività connesse alla criminalità organizzata. E’ un bilancio di fine anno positivo, quello tracciato dal colonnello Alessandro Andrei, alla guida del comando provinciale dei Carabinieri della Bat. Un 2021 segnato da fatti di sangue particolarmente cruenti che in alcuni casi hanno avuto risonanza anche nazionale. Come l’omicidio del 21enne Claudio Lasala avvenuto all’esterno di un locale del centro storico di Barletta o il grave ferimento di un 26enne in una discoteca di Bisceglie. Proprio le indagini dei militari hanno permesso di risalire rapidamente agli autori dei due efferati accoltellamenti. Così com’è stato risolto risolto il caso dell’omicidio di Antonio Palmitessa, a Margherita di Savoia, con l’arresto il 12 maggio del pregiudicato Francesco Valentino. In manette, un mese prima, era finito anche il 26enne andriese già noto alle forze dell’ordine autore del duplice ferimento di due giovani avvenuto ad aprile, in via Indipendenza, ad Andria. Particolare soddisfazione espressa dall’Arma anche per il successo riportato nell’operazione “knockout” che ha consentito l’arresto di sette persone a Trani per droga e detenzione di armi o per il colpo assestato al clan Corda-Lomolino con i 14 arresti eseguiti lo scorso 5 luglio. Una sorveglianza del territorio, sottolinea il colonnello Andrei, ulteriormente rafforzata con l’istituzione dei nuovi presidi provinciali delle forze dell’ordine.

In controtendenza rispetto agli altri reati, per i quali si registra una leggera flessione rispetto ai due anni precedenti, si dimostrano i furti di auto, 2600 nel solo 2021, una media di sette al giorno, record negativo che pone la provincia Bat prima in Italia per questa tipologia di reati predatori. Un fenomeno strutturato, spiega il colonnello Andrei, che vede in azione bande altamente specializzate nel furto e cannibalizzazione di autovetture.