«Non era assolutamente il momento di assumere un provvedimento così impattante per l’economia di tutto il settore edilizio del territorio». Lo sottolinea in una nota l’arch. Andrea Roselli, presidente dell’Ordine Architetti P.P.C. della BAT.

«Cade come un fulmine a ciel sereno lo stop del governo riguardo lo sconto in fattura e la cessione del credito del Superbonus. Questo è un colpo basso che mette a dura prova imprese, stakeholders del mondo delle costruzioni, noi professionisti ed i privati stessi.

Già dalla sua nascita, la Legge Superbonus 110% ha lasciato spazio con le sue maglie larghe, a speculazioni sui prezzi dei materiali da costruzione e frodi. I vari governi nel tentativo di mettere un freno a questo problema, hanno cambiato il meccanismo della cessione del credito decine e decine di volte, senza contare poi, tutti i cambiamenti di rango secondario, vedi Agenzia delle Entrate, banche, interpelli vari e  note di chiarimento, rallentando e mettendo in difficoltà così tutto il sistema.

Con questo non vogliamo dire che l’applicazione della Legge sul Superbonus non necessiti di correttivi sanzionatori in presenza di comportamenti non consoni. Ma di certo riteniamo ingiustificabile una decisione unilaterale che non tiene conto anche delle problematiche economiche delle aziende che non possono cedere il credito a causa del repentino cambio di rotta del governo.

Auspichiamo pertanto un ripensamento sulla decisione assunta ed offriamo nostra disponibilità per avviare un confronto che tenga conto di tutte le parti in gioco».